L’Italia under 21 raccontata con i numeri

La ventiduesima edizione degli europei di calcio under 21 ha preso il via il 16 giugno con la vittoria della Polonia sul Belgio (3-2) e il big match tra Italia-Spagna, terminata 3-1 per gli azzurrini allenati da Luigi Di Biagio, trascinati da Chiesa e Pellegrini. Scontro, quest’ultimo, tra le due squadre più titolate del calcio europeo di categoria. Un bel biglietto da visita per la prima edizione italiana (con digressione sammarinese) del torneo: è solo dal 1994, infatti, che la UEFA assegna a uno o due paesi ospitanti l’incarico di organizzare e ospitare le fasi finali del torneo.

La formula e i premi in denaro

Dal 2017 la fase finale dell’europeo under 21 è aperta a 12 squadre (tra il 1978 e il 2013 erano 8) suddivise in 3 gironi all’italiana composti da 4 squadre. Nel 2021 le squadre saliranno a 16. Andranno in semifinale le tre vincitrici dei gironi e la migliore seconda. Inoltre, l’europeo 2019 determinerà anche le qualificazioni all’Olimpiade 2020, con le quattro semifinaliste che staccheranno il pass per Tokyo. L’unica variabile è rappresentata dall’Inghilterra: se la nazionale dei Tre Leoni – che è ineleggibile per i Giochi – dovesse arrivare a questa fase della competizione rimarrà un posto vacante che verrà assegnato con uno spareggio fra le altre due seconde classificate rimaste escluse dalla final four.

In semifinale la migliore seconda incontrerà o la vincente del gruppo A o la vincente del gruppo B, mentre la vincente del gruppo C incontrerà certamente una prima classificata. Capitò proprio all’Italia due anni fa: vinse il gruppo C e incontrò la Spagna in semifinale: finì 3-1 per gli iberici. Ebbe miglior sorte la Germania: seconda nel gruppo C dietro agli azzurri, incontrò l’Inghilterra vincente del gruppo A e la eliminò, per poi battere a sorpresa la Spagna favorita e campione in carica per 1-0 nella finale di Cracovia.

Per Italia 2019, la Uefa ha fatto sapere di aver messo a disposizione 4 milioni di euro di premi in denaro. La sola qualificazione alla fase finale ha garantito alle dodici squadre un montepremi di 300 mila euro. Le quattro squadre su dodici che passeranno il girone potranno incrementare il bottino di 50 mila euro. La finale garantisce un salto ulteriore: altri 50 mila euro andranno a chi la perderà, mentre i campioni d’Europa porteranno nelle casse della loro federazione un assegno complessivo di 500 mila euro.

Dove si gioca e quanto pubblico è atteso

Il gruppo A che vede impegnata l’Italia padrona di casa e qualificata d’ufficio si giocherà appunto sulla via Emilia con Reggio e Bologna che ospiteranno le sei partite di questo girone che metterà di fronte gli ambiziosi azzurri del ct Luigi Di Biagio ai vicecampioni in carica della Spagna del madridista Dani Ceballos, miglior giocatore dell’edizione di due anni fa in Polonia. Arrivare primi è l’unico modo per essere sicuri di passare alle semifinali: in caso di secondo posto, infatti, toccherà vedere che succede negli altri gironi perché si qualificherà solo la migliore tra le seconde classificate. Per questo, la vittoria con la Spagna potrebbe essere stata già decisiva ai fini della classifica.

Il gruppo B si gioca invece tra Trieste e Udine e vedrà in campo i campioni europei della Germania, la Danimarca, la Serbia del neo acquisto del Real Madrid Luka Jovic e la debuttante Austria. Il gruppo C con Inghilterra, Francia, Romania e Croazia è di casa in Romagna, tra Cesena e Serravalle, nella Repubblica di San Marino, che ospiterà tre partite ma non risulta formalmente paese organizzatore, per questo la rappresentativa sammarinese non ha beneficiato del pass per accedere ai gironi senza qualificazione. 

L’europeo di questa categoria è un evento di secondo piano se paragonato alla competizione riservata alle nazionali maggiori, ma è comunque capace di attirare un buon bacino di pubblico negli stadi. Non a caso, gli stadi scelti per ospitare l’evento non sono mai tra i più capienti (e l’edizione italiana conferma il trend), ma si tratta comunque di impianti che gli organizzatori sperano di vedere pieni il più possibile.

Nella scorsa edizione l’UEFA ha comunicato che gli stadi polacchi furono riempiti per l’81% per un totale di più di 244 mila presenze. Secondo i numeri che abbiamo raccolto su varie fonti (Wikipedia, UEFA e Sport Event Denmark), l’edizione 2007 ospitata nei Paesi Bassi è stata anche quella con maggior afflusso in proporzione alle partite disputate.

L’Italia è la squadra più vincente e presente della competizione

Gli Azzurri padroni di casa sono la squadra che conta il maggior numero di vittorie della competizione grazie a 5 titoli messi in bacheca. Di questi, tre sono arrivati consecutivamente negli anni Novanta (1992, 1994, 1996) grazie alla generazione d’oro guidata da Cesare Maldini, poi “promosso” in Nazionale maggiore nel 1996 dopo le dimissioni di Arrigo Sacchi da commissario tecnico. 

In quella under 21 del 1996 furono protagonisti tre futuri campioni del mondo come Alessandro Nesta, Fabio Cannavaro e Francesco Totti e tra i convocati c’era anche un giovanissimo Gianluigi Buffon, quell’anno riserva del titolare Angelo Pagotto. Quarto titolo nel 2000, con l’Italia del ct Marco Tardelli trascinata da un certo Andrea Pirlo, che per la rassegna di quest’anno ricopre il ruolo istituzionale di ambasciatore del torneo.

Ultima vittoria nel 2004, sotto la guida di Claudio Gentile, con un altro futuro campione del mondo, Alberto Gilardino, protagonista di quell’edizione in quanto eletto miglior giocatore del torneo. In rosa anche altri vincitori del mondiale di due anni dopo: Andrea Barzagli, Daniele De Rossi, Cristian Zaccardo e Marco Amelia. L’Italia è anche la squadra più presente: con il prossimo europeo avrà presenziato a 20 edizioni su 22, mancando la qualificazione solo nel 1998 e nel 2011.    

La Spagna ci insegue molto da vicino: le Furie Rosse (tredici presenze totali) hanno vinto quattro titoli, di cui due consecutivi tra 2011 e 2013 e puntano a raggiungere gli Azzurri dopo la delusione della finale persa due anni fa da favoriti. Più presenti degli spagnoli ma meno vittoriosi gli inglesi, per quindici volte partecipanti alla fase finale, che contano due titoli consecutivi negli anni Ottanta e una finale persa nel 2009.

Due titoli e due argenti per la Germania detentrice. Il primo alloro europeo risale proprio al 2009 contro gli inglesi, quando la squadra tedesca era composta da un nutrito gruppo di futuri campioni del mondo 2014. Tra questi Manuel Neuer, Mats Hummels, Sami Khedira,Benedikt Höwedes, Mesut Özil. Anche qualche assenza illustre a questo europeo: mancheranno squadre molto presenti e vincenti come la Repubblica Ceca (12 presenze, 1 vittoria e altri 3 podi) e squadre vincitrici di edizioni passate come Paesi Bassi e Svezia.