“Sacrifici per tutti”. Il piano anti-crisi di Fca

Nell’affrontare l’attuale crisi legata al coronavirus Fca continua “a pianificare per essere pronti nel momento in cui usciremo da questa crisi e, a questo fine, stiamo implementando numerose misure a tutela della nostra azienda in questo periodo”. È quanto scrive l’amministratore delegato di Fca, Michael Manley in una lettera inviata ai propri dipendenti. E spiega: “Stiamo rafforzando l’accesso al capitale e al contempo prestando un’attenzione maniacale a ogni progetto, programma e spesa, eliminando o posticipando tutte le attività non critiche”.

“Come sapete – si legge nella missiva – continuare a mantenere comunicazioni frequenti e regolari, data la portata dei cambiamenti in corso, è una priorità per noi. A supporto di questo flusso di comunicazioni più intenso, ho chiesto ai nostri leader regionali di iniziare ad organizzare town hall virtuali. La scorsa settimana oltre 25.000 dipendenti hanno partecipato alle riunioni tenutesi in LATAM, Nord America ed Emea, e la town hall di APAC è prevista per questo venerdì. Penso che questo sia un ottimo inizio e cercheremo di ampliare ulteriormente la partecipazione nelle prossime settimane. La pandemia – prosegue – non ha risparmiato la nostra famiglia globale, ci ha toccati a livello personale, con alcuni dei nostri colleghi attualmente in convalescenza o in quarantena. Ma, con profonda tristezza, ci troviamo anche a ricordare coloro che abbiamo perso a causa di questa pandemia. In questo momento di dolore, i nostri pensieri vanno a loro e alle loro famiglie. Il coronavirus non è qualcosa di distante: è proprio qui, tra noi”.

E continua: “Con il diffondersi della pandemia, abbiamo dato priorità alla creazione di un ambiente di lavoro sano e sicuro, ma abbiamo anche lavorato per salvaguardare l’impiego del personale a tempo indeterminato di Fca”.

Le decisioni sugli stipendi

L’amministratore delegato di Fca ha poi comunciato come da aprile e per tre mesi si taglierà lo stipendio del 50 per cento: “Proteggere la salute finanziaria dell’azienda è responsabilità di tutti, a partire naturalmente da me e dal team di leadership – sottolinea Manley – al fine di raggiungere questo obiettivo e per evitare una riduzione del personale nel secondo trimestre, dal mese di aprile e per i prossimi tre mesi ridurrò il mio stipendio del 50% e i membri del Group Executive Council (Gec) ridurranno il loro del 30%”.

“Chiederemo alla maggior parte dei dipendenti nel mondo non ancora impattati da riduzione di orario o ammortizzatori sociali di partecipare a questo sacrificio comune accettando un differimento temporaneo del 20% dello stipendio”. Ha scritto ancora Manley nella lettera ai dipendenti. “Il processo – spiega il Ceo varierà a seconda del Paese e potrebbero essere necessari accordi specifici”. 

Il presidente John Elkann e il consiglio di amministrazione di Fca, invece, hanno fatto sapere di aver deciso “all’unanimità di rinunciare in toto al proprio compenso da qui alla fine del 2020”.